NORMATIVA
NORMATIVA MONDIALE
C.I.T.E.S.
(Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora)
La sigla CITES è l’acronimo inglese di "Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione". Di solito è chiamata, per brevità, "Convenzione di Washington".
Dopo aver universalmente riconosciuto che lo sfruttamento commerciale, insieme alla distruzione degli ambienti naturali operata dall’uomo, è una delle principali cause di minaccia di estinzione per una grande quantità di specie animali e vegetali, i governi di quasi tutti gli stati del mondo hanno trovato un accordo internazionale (siglato nel 1960 ed entrato in vigore nel 1975) volto a monitorare, appunto, lo scambio a fini di lucro di animali e piante in pericolo.
La convenzione CITES appartiene alle attività del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ed è oggi parte integrante del sistema legislativo di 175 stati nel mondo. La convenzione elenca le specie animali e vegetali a rischio di estinzione e la lista viene aggiornata con scadenza periodica ad opera di una commissione di biologi e ricercatori di tutto il mondo.
Le specie a rischio d'estinzione prese in considerazione nella CITES sono suddivise in tre Appendici:
Appendice I: Contiene l’elenco delle specie soggette a grave minaccia di estinzione il cui commercio è rigorosamente vietato, salvo quando effettuato per scopi di ricerca scientifica.
Appendice II: Contiene l’elenco delle specie il cui commercio è regolamentato ed attentamente monitorato, al fine di prevenire uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza. Gli esemplari inclusi in questa appendice possono essere commercializzati solo se provvisti di un idoneo documento di accompagnamento.
Appendice III: Contiene l’elenco delle specie segnalate dai singoli stati membri della convenzione al fine di regolamentarne il commercio e le esportazioni dai rispettivi territori.
Per maggiori informazioni consulta il sito CITES:
> www.cites.org (Home page)
> www.cites.org/eng/app/appendices.php (Appendici I-II-III)
NEW: Notifica del Segretariato n. 2013/012 del 19/04/13. Emendamenti alle Appendici I e II della Convenzione adottati dalla 16^ Conferenza delle Parti, tenutasi in Thailandia dal 3 al 14/03/13. In vigore per gli Stati Terzi aderenti alla Convenzione a partire dal 12/06/13.
NORMATIVA EUROPEA
L’Unione Europea, per via della sua estensione territoriale e del suo livello di modernizzazione, costituisce uno dei più importanti mercati mondiali di destinazione e di scambio di merci, incluso quello di animali e vegetali. L’UE ha dunque deciso di recepire la normativa CITES dotandosi di Regolamenti che, per talune specie, sono anche più restrittivi della CITES stessa.
Si tratta del Regolamento (CE) 338/97 del Consiglio del 09/12/96 successivamente modificato ed integrato dal Regolamento (CE) n° 750/13 della Commissione del 29/07/13. In Europa, le specie a rischio sono suddivise in quattro Allegati:
Allegato A: Include l’elenco delle specie che figurano nell'Appendice I CITES e per le quali nessuno stato europeo ha avanzato riserve, ovvero tutte le specie in via d'estinzione che sono attualmente oggetto di commercio internazionale. Include inoltre alcune specie che figurano nell’Appendice II CITES per le quali l’UE gli stati membri hanno ritenuto di dover rafforzare le misure di protezione.
Allegato B: Include l’elenco delle specie che figurano nell'Appendice II CITES, escluse quelle elencate nell'Allegato A; include inoltre le specie che figurano nell'Appendice I della CITES e per le quali almeno un paese membro ha avanzato una riserva. Inoltre, include tutte le specie non comprese nelle appendici I e II CITES per le quali almeno un paese membro ha richiesto il monitoraggio del volume di scambi internazionali, in quanto questi potrebbero non essere compatibili con la salvaguardia della popolazione. In tutti i casi, si tratta di specie la cui introduzione nell’ambiente naturale europeo non costituisce un pericolo ecologico.
Allegato C: Include l’elenco delle specie che figurano nell'Appendice III CITES diverse da quelle elencate negli allegati A o B e per le nessuno stato membro ha formulato riserve; include inoltre le specie elencate nell'Appendice II CITES per le quali almeno uno stato membro ha avanzato riserve.
Allegato D: Include le specie che non figurano negli Allegati da A-B-C per le quali il volume delle importazioni nella comunità europea richiede una qualche forma di controllo; include inoltre le specie elencate nell'Appendice III CITES per le quali almeno uno stato membro ha avanzato una riserva.
Per maggiori informazioni consulta i seguenti documenti:
> Regolamento (CE) n.338/97 del 09/12/96
> Regolamento (CE) n.750/13 del 29/07/13
ATTENZIONE: Con il Regolamento di esecuzione (UE) 578/2013 del 17/06/13 della Commissione è stata completamente sospesa l'introduzione nella Comunità di esemplari di talune specie di fauna e flora selvatiche.
NORMATIVA ITALIANA
In Italia l'attuazione della Convenzione di Washington è affidata a diversi Ministeri: Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. In particolare quest’ultimo svolge un ruolo fondamentale, ai sensi della normativa vigente, attraverso il servizio CITES del Corpo forestale dello Stato che cura la gestione amministrativa ai fini della certificazione e del controllo tecnico-specialistico per il rispetto della Convenzione.
Il D.M. 03/05/01 (Ministero dell’Ambiente e Ministero delle Politiche Agricole e Forestali), successivamente abrogato e sostituito dal D.M. 08/01/02, ha istituito l’obbligo del registro di detenzione degli esemplari di specie animali e vegetali in pericolo di estinzione. Il registro si riferisce agli esemplari vivi o morti, di specie animali e vegetali e alle parti di specie animali e vegetali, inclusi negli allegati A e B del regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio del 09/12/96 e successive attuazioni e modificazioni.
Per maggiori informazioni consulta i seguenti documenti:
> D.M. 8 gennaio 2002
> Circolare esplicativa ai fini dell'applicazione del D.M. 8 gennaio 2002
COME OPERIAMO
SeedsCactus.com è in possesso Registro di Detenzione di Specie Vegetali
incluse negli Allegati A/B Cites e I-II del Reg.(CE) 338/97 del 09/12/96 e ss.mm.ii.
Registro n.000003/2001/VAB rilasciato dal Corpo Forestale dello Stato.
Tutti i nostri fornitori di semi sono autorizzati alla detenzione ed al commercio delle specie di cui agli Allegati A-B CITES ed I-II dei Regolamenti CE. Essi sono inoltre autorizzati al commercio di piante e semi propagati artificialmente e sono in grado di documentare tale occorrenza.
SeedsCactus.com acquista e vende semi facenti parte degli elenchi di cui sopra solo ed esclusivamente all’interno dei paesi aderenti alla Comunità Economica Europea. In tale contesto è sufficiente documentare che i semi sottoposti a particolari regolamentazioni e/o restrizioni provengono da piante riprodotte artificialmente. SeedsCactus.com invita gli acquirenti a provvedere alla stampa del riepilogo dell'ordine con l'elenco dei prodotti acquistati ed a conservare la relativa ricevuta di pagamento (se richiesta, verrà emessa una fattura di riepilogo degli acquisti effettuati) e contestualmente provvede al tempestivo aggiornamento del Registro di cui sopra.
Al momento, per questioni organizzative, non si effettua commercializzazione di semi al di fuori della UE. Pertanto il sistema impedisce il completamento dell'acquisto agli utenti con indirizzo di spedizione fuori dall’Unione Europea.
Offriamo la possibilità di consultazione gratuita per qualsiasi dubbio, chiarimento o richiesta di informazioni inerenti gli aspetti legali ed amministrativi della normativa. Scrivete una mail a .
SeedsCactus.com adotta, approva e sottoscrive il codice di comportamento presentato dalla IOS (International Organization for Succulent plant study) in occasione del 17° congresso mondiale di Francoforte, che qui riportiamo integralmente:
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Invitiamo collezionisti e appassionati a non acquistare piante d'importazione che depauperano l'ambiente di origine: un patrimonio naturale che è di tutti. Queste piante, portate a casa, spesso non sopravvivono a lungo in quanto non acclimatate e, nella migliore delle ipotesi, si deformano e se mai fioriscono lo fanno in maniera stentata. La strada da seguire è quella della semina, che seppur lenta è dispensatrice di grandi soddisfazioni. Chi non è in grado di seminare può acquistare piante da vivaisti di cui conosce la serietà e sa che i soggetti in vendita derivano da riproduzione artificiale.
Per il collezionista in natura
Prima di raccogliere qualsiasi pianta:
- informatevi su quali siano le disposizioni locali in merito alla raccolta delle piante e quali siano le specie protette;
- informate delle vostre intenzioni le organizzazioni locali preposte.
Quindi:
- osservate le limitazioni su quanto andate a raccogliere (specie, numero di esemplari, tipo di materiale: semi, talee, piante ecc.); nei limiti del possibile raccogliete semi, polloni, talee, ma non la piante intera;
- non raccogliete piante mature che produrranno semi: permettono la sopravvivenza della popolazione naturale e difficilmente potranno essere acclimatate in coltivazione;
- raccogliete con discrezione: non lasciate intendere alle popolazioni locali che le piante possono essere oggetto di commercio, non incoraggiatele, né pagatele affinché raccolgano per voi;
- prendete nota durante la raccolta della località esatta, altitudine, vegetazione associata, suolo, data della raccolta, associate al materiale un vostro numero di collezione (field number). Valutate il numero degli individui, l'estensione della popolazione, il numero di semi prodotti e la frequenza di piante da seme;
- annotate eventuali minacce all'habitat: pascolo, coltivazioni, espansione urbana, costruzione di strade;
- non sottovalutate quanto avete osservato: costituiranno un valido contributo alla scienza ed alla conservazione;
- se pensate di raccogliere a fini commerciali: NON FATELO;
- se pensate di vendere qualche soggetto per ripagarvi del costo del viaggio: NON FATELO;
- se raccogliete per ricerca e studio, ottenetene prima il consenso (o preferibilmente la collaborazione delle autorità scientifiche competenti, come ad esempio il dipartimento universitario, del paese visitato);
- se pensate: "sono solo due o tre piante...", considerate che altri potrebbero pensare la stessa cosa domani, dopodomani...
Per gli importatori privati e commerciali
- NON importate piante raccolte in natura anche se fornite di licenza di esportazione eccetto che per la propagazione e la produzione di semi. In tal caso accertatevi delle credenziali del fornitore e assicuratevi che siano legali;
- osservate le leggi nazionali ed internazionali su import ed export.
Per i vivaisti
- Vendete solo piante riprodotte da seme, talea, ecc.; NON pubblicizzate e NON vendete per alcun motivo piante raccolte in natura;
- adoperatevi per la propagazione di piante rare di origine controllata e distribuitele alle collezioni di Riserva o di Riferimento;
- conservate più di un clone delle specie rare, anche se autofertili, per la produzione di seme;
- tenete un inventario che documenti l'origine di quanto avete in coltivazione specialmente se con field number o dati sul luogo di provenienza e fornite questi dati agli acquirenti.
Per i collezionisti in casa
- Conducete una buona coltivazione, e non fate della dimensione e della rarità della collezione il vostro obiettivo principale;
- NON comprate alcuna pianta senza la certezza che sia stata riprodotta in coltivazione; non dimenticate che le vostre scelte influenzeranno il mercato delle vendite;
- traete motivo di soddisfazione dalle semine. Alcune specie metteranno alla prova la vostra abilità e pazienza e vi ricompenseranno in eguale misura;
- annotate quando e da chi avete ricevuto le piante o i semi e richiedete al vostro fornitore i dati: field number e località; sono dati importanti per un collezionista serio tanto quanto lo è il nome della pianta;
- informate uno degli enti preposti se avete il sospetto che qualche rivenditore infranga la legge.
Per le società ed i club
- Sostenete queste regole quale guida per un comportamento serio e responsabile.
- NON accogliete sulle vostre pubblicazioni la pubblicità rivolta alla vendita di piante raccolte in natura;
- date pubblicità alle leggi nazionali ed internazionali sulla importazione, esportazione e commercio di piante;
- sostenete e sponsorizzate misure per proteggere in habitat le specie rare e/o minacciate.
Per i giudici ed i comitati di mostre
- Comprendete nelle mostre alcune categorie per piante ottenute da seme direttamente dagli espositori;
- NON permettete che piante comprese nell'Appendice I CITES siano esposte con carattere competitivo, tranne il caso che siano state ottenute da seme o altro sistema moltiplicativo;
- preferite piante ben coltivate da seme a quelle raccolte in natura. Controllate che le piante importate (o presumibilmente tali) siano ben radicate ed acclimatate.
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