TANTO VA IL COYOTE AL CACTUS...
La storia di un cucciolo di coyote rimasto intrappolato tra le spine di un cactus e salvato dai soccorritori.
Avete mai avuto la fortuna di ammirare da vicino una Cylindropuntia fulgida? No? Se mai vi capitasse l’opportunità, ecco un piccolo consiglio: accontentatevi di una contemplazione a distanza e rimanete alla larga!
Questa cactacea, non a caso chiamata anche “Jumping Cholla”, è nota per la facilità con cui gli steli, irti di spine, si staccano dalla pianta aderendo a qualsiasi cosa li sfiori. E che dire delle sue spine? Sono tra le più temibili per la presenza di numerosi “barbs” che, rimanendo aggrappati al corpo estraneo, ne rendono l’estrazione difficile e dolorosa.
Tutto questo lo sa bene un cucciolo di coyote che, ritrovato pochi giorni fa in un campo da golf a Sun City West, in Arizona, presentava sul corpo intere pale di Cylindropuntia. Dopo la segnalazione di un golfista, sono stati i dipendenti della struttura ad accorrere in suo aiuto e, armati di pinzette, lo hanno liberato dalle spine presenti sul muso e su tutto il corpo.
Il tutto si è svolto sotto gli occhi vigili di mamma coyote che è rimasta a sorvegliare la scena senza interferire, dimostrando ai soccorritori la stessa fiducia espressa dal cucciolo che mai ha tentato di mordere o ribellarsi agli interventi degli uomini. Dopo il salvataggio, il cucciolo è stato riavvicinato alla mamma e ai quattro fratellini.
E’ questo bell’esempio di collaborazione tra uomo e animale che ha portato la sfortunata vicenda al lieto fine. Speriamo che il piccolo coyote abbia imparato la lezione e che per il futuro riesca a tenere a bada la propria curiosità...
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