MODIFICATE LE APPENDICI I E II CITES
Le modifiche delle Appendici introdotte dalla Commissione con la Notifica del 19 aprile 2013.
Con provvedimento di Notifica del Segretariato n. 2013/012 del 19/04/13 l’organizzazione mondiale CITES ha modificato le Appendici I e II della Convenzione. La decisione, adottata nel corso della 16° Conferenza delle Parti tenutasi in Thailandia, entrerà in vigore a partire dal 12/06/13. Nonostante le principali novità riguardino il settore delle specie animali (rettili ed anfibi in testa), sono state introdotte alcune piccole modifiche anche tra le specie vegetali. Vediamole nel dettaglio, focalizzando l’attenzione sulle piante di maggior interesse per gli appassionati di succulente.
a) Vengono cancellate dall’Appendice II Tillandsia kautskyi, Tillandsia sprengeliana e Tillandsia sucrei (Bromeliacee), Dudleya stolonifera e Dudleya traskiae (Crassulaceae).
b) Entrano a far parte dell’Appendice II, tra le altre, Yucca queretaroensis e le caudiciformi Operculicarya decaryi, Adenia firingalavensis, Adenia subsessilifolia, Uncarina grandidieri, Uncarina stellulifera, Cyphostemma laza, tutte originarie del Madagascar.
Significativa, inoltre, anche se non di diretto interesse per gli appassionati, l’introduzione in Appendice II di numerose piante del genere Dalbergia. Si tratta di alberi di piccole dimensioni, originari del Madagascar, i cui legnami, particolarmente robusti, solidi e compatti, sono utilizzati per la costruzione di mobili e strumenti musicali. Con questo provvedimento l’organizzazione intende sorvegliare attentamente lo stato di conservazione della specie, soprattutto in relazione al suo crescente sfruttamento per fini commerciali.
Altri marginali cambiamenti riguardano alcune esclusioni di applicazione della normativa per prodotti di uso commerciale, confezionati e pronti per la vendita, contenenti estratti di specie vegetali: citiamo a titolo di esempio la Aniba rosaeodora, pianta tropicale ricercata per via dell’olio essenziale estratto dai suoi fiori, molto usato in profumeria ed erboristeria.
Tornando all’ambito di interesse degli appassionati di succulente, è evidente come le specie elencate siano per lo più poco diffuse e di difficile reperimento anche presso vivai e strutture specializzate, per via della loro scarsa fama ed appetibilità. Pochi cambiamenti, dunque, nelle abitudini dei coltivatori, se non la triste consapevolezza di un aumento, in valore assoluto, del numero di piante sottoposte a tutela, certo non un bel segnale sul piano della conservazione delle specie.
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