TUTORIAL
RINVASO DI CACTUS E SUCCULENTE
Le nostre piante crescono e necessitano di essere ospitate in vasi di dimensioni sempre maggiori. In questo tutorial spiegheremo gli accorgimenti da adottare per il rinvaso delle succulente e forniremo alcuni consigli utili per evitare problemi al loro sviluppo: perdere qualche pianta proprio mentre cerchiamo di collocarla in una sistemazione più comoda sarebbe davvero disdicevole!
IL PRIMO RINVASO
Se abbiamo appena acquistato delle nuove piantine presso un supermercato, un rivenditore non specializzato o un vivaio generico, dobbiamo subito procedere al primo rinvaso. E' infatti molto probabile che le giovani piantine siano state fatte crescere su torba, un particolare tipo di substrato molto ricco di nutrienti che consente loro di accrescere più velocemente le dimensioni (in modo da poter essere immesse rapidamente sul mercato); tuttavia, l'eccessiva ricchezza di nutrienti penalizza le possibilità di fioritura della pianta e, a lungo andare, la torba si compatta formando un panetto di terra che soffoca le radici e ne impedisce lo sviluppo.
Metodo 1: Rimuovere le piantine dal vaso ed asportare manualmente e delicatamente la torba che ne avvolge le radici, frizionandola con le dita fino ad eliminarla completamente; se qualche radichetta dovesse spezzarsi non è un problema.
Metodo 2: Bagnare il panetto di terra fino ad imbibirlo completamente, poi posizionarlo sotto un delicato getto d'acqua che asporterà gradualmente la terra mettendo a nudo le radici.
In entrambi i casi, lasciar asciugare la pianta con le radici nude per qualche giorno ed in posizione ombreggiata prima di procedere al rinvaso con un substrato specifico.
I RINVASI PERIODICI
Se abbiamo cresciuto le nostre piantine da seme, se le abbiamo acquistate presso un rivenditore di fiducia e specializzato in coltivazione di succulente o se abbiamo già proceduto al primo rinvaso come sopra specificato, i rinvasi successivi avranno lo scopo di assicurare alle piantine una sistemazione più comoda in funzione del loro progressivo accrescimento. E' importante sottolineare che le dimensioni del nuovo vaso devono essere in ogni caso sufficienti a contenere l'intero apparato radicale delle piante: utilizzare un vaso troppo più grande del necessario vorrebbe dire utilizzare una maggiore quantità di terreno, che dopo le bagnature resterebbe pericolosamente umido per troppo tempo: un rischio in più per le nostre piante.
Indicazioni sulla frequenza
Lenta → ogni 3 anni
Media → ogni 2 anni
Veloce → ogni anno
Attenzione: meglio evitare di rinvasare piante già adulte (orientativamente oltre i 10-15 anni di vita) e quelle già provviste di cefalio. [cos'è il cefalio?]
MODALITA' OPERATIVE
a) Scegliere un vaso di diametro pari a 2-3 cm in più del diametro del vaso precedente. [Guarda i vasi in vendita sul nostro sito] Rimuovere la pianta dal vecchio vaso, staccando delicatamente con le mani le eventuali radici che dovessero aver aderito alle pareti o che dovessero essersi infilate tra i fori di drenaggio inferiori. In questa fase più che mai scopriremo quanto è efficace l'apparato spinale delle nostre piante! Per evitare di rimanere trafitti da spine di difficile rimozione, aiutiamoci con guanti spessi da giardinaggio o maneggiamo le piante avvolgendole in fogli di giornale piegato più volte.
b) Asportare la terra dalle radici (possiamo adottare uno dei due metodi descritti in precedenza), controllando che non si siano annidati parassiti, larve o insetti: spesso piante che appaiono esteticamente in buona salute nascondono problemi proprio all'apparato radicale e questo è il momento giusto per controllare. Tagliare le radici morte e quelle aggrovigliate o troppo lunghe, cospargere il rimanente apparato radicale con un fungicida ed un insetticida possibilmente in polvere. Possono essere anche prodotti in forma liquida ma con grande parsimonia ed in condizioni ambientali particolarmente asciutte. Eccezioni a questa regola sono costituite dalle radici a fittone di Lophophora, Copiapoa ed Ariocarpus, che non vanno assolutamente intaccate o ferite.
c) Lasciare la pianta con le radici nude per qualche giorno per permettere alle piccole ferite che avremo apportato all'apparato radicale di rimarginarsi e formare il callo.
d) A questo punto è arrivato il momento di inserire la pianta nel nuovo vaso: se il foro di drenaggio inferiore è molto grande bisogna coprirlo con un pezzo di coccio, poi si versano 2-3 cm di terriccio fresco. Si sistemano le radici all'interno e, tenendo la pianta sospesa oltre il bordo del vaso, si versa il terriccio facendo in modo che riempia l'intero vaso avvolgendo l'intero apparato radicale e penetrando all'interno del groviglio di radici. I vasi vanno riempiti di terra fino ad arrivare ad 1-2 cm dal bordo ovvero fino al colletto della pianta.
e) Attendere qualche giorno prima di bagnare ed attendere qualche settimana prima di concimare: il rinvaso non è un'operazione indolore per le piante e prima di tornare a nutrirle dobbiamo aspettare che si riprendano completamente.
PERIODI CONSIGLIATI
E' consigliabile eseguire il rinvaso durante la stagione vegetativa delle piante, quindi nella maggior parte dei casi da primavera ad inizio estate. Rinvasare in altri periodi dell'anno non è proibito, ma la fase di dormienza delle piante riduce la capacità di autorigenerarsi e riparare i tessuti e le radici deteriorate, aumentando il rischio di marciumi.